Il progetto

Economia circolare in agricoltura: corretta gestione degli scarti organici ed autoproduzione aziendale di biomasse per l’incremento della fertilità dei terreni agricoli Marchigiani

 

20200723_084747L’obiettivo generale del progetto GRASCIARI RIUNITI  è la definizione di nuove strategie di gestione dello scarto organico delle aziende agricole. Si intende ricreare un ciclo chiuso dei residui, come era in passato, al fine di ridurre i costi di acquisto degli input (fertilizzanti, fitofarmaci, energia termica) e di smaltimento degli output (i residui organici).

I risultati del progetto saranno adatti sia alle aziende agricole relativamente grandi, sia alle piccole aziende, di cui è ricco il territorio marchigiano. Sarà creata una piattaforma on-line per mettere in contatto chi ha necessità di smaltire gli scarti con chi è in grado di valorizzarli. Questo strumento giocherà un ruolo fondamentale nel riuso sostenibile dei residui, restituendo indici di conversione degli scarti per la produzione di biomateriali e bioenergia, oltre a quantità di digestato, con corrispondente valore di biofertilizzante e cattura/sequestro di carbonio.

Verrà anche validato un sistema integrato di buone pratiche agricole basato sull’applicazione di tecniche virtuose, quali sovesci convenzionali e ad azione biofumigante, al fine di incrementare la sostanza organica nel terreno, ridurre la vulnerabilità all’erosione e ridurre i metodi chimici tradizionali di controllo delle infestanti e delle fisiopatologie.

20210128_100942Inoltre, per le piccole realtà produttive, verrà dimostrata l’applicazione della micro-digestione anaerobica quale buona pratica per la corretta gestione interna dei residui organici; il digestato verrà impiegato sulle colture in sostituzione ai concimi di sintesi, con una conseguente riduzione della spesa, e miglioramento delle caratteristiche chimico-fisiche del terreno; il biogas verrà usato internamente per rispondere al fabbisogno di energia termica e dove possibile, per azionare delle celle frigorifere per la conservazione dei prodotti, in sostituzione dell’energia elettrica.

I risultati del progetto consentiranno all’azienda agricola marchigiana di raggiungere una maggiore autosufficienza, ottimizzare i cicli ed i costi produttivi, ottenere la certificazione di prodotto biologico e aumentare il valore della produzione, diversificare le attività mediante la produzione di biomateriali e bioprodotti, ricreare un circolo virtuoso che migliora la qualità dei nostri terreni.

Progetto approvato dal PSR Marche 2014/2020