VISITA IN CAMPO ” Raccolta Meccanica dello scarto e Microbiogas” presso Azienda Agricola Savoretti, 11 Luglio, ore 10.45- Recanati (MC)

VISITA IN CAMPO

Raccolta Meccanica dello scarto e Microbiogas

presso Azienda Agricola Savoretti ,  11 Luglio, ore 10.45-13:00

Via Addolorata SNC Recanati (MC)

Necessaria prenotazione al seguente link

Posizione Google Maps : clicca qui

Per info:
info@legambientemarche.org
3488917943 Massimiliano Savoretti

Progetto finanziato da PSR Marche 2014/2020 Misura 16.1 – Sostegno per la costituzione e la gestione dei gruppi operativi del PEI in
materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura.

Evento “Gestione dei residui agricoli: meccanizzazione della raccolta, biomolecole, microbiogas e sostanza organica” – 11 Luglio 2023, ore 16.30 – Piediripa – MC

Gestione dei residui agricoli: meccanizzazione della raccolta, biomolecole, microbiogas e sostanza organica – I risultati del progetto Grasciari Riuniti

 

presso Sede Centrale  ” Oro della Terra ”  – Via Domenico Concordia, 42/48 – Piediripa MC

giorno: 11 Luglio 2023, dalle ore 16.30 alle ore 19.30

 

Verranno presentati i risultati dello sviluppo di un modello virtuoso di auto-impiego degli
scarti organici trasferibile a realtà agricole con dimensioni e indirizzi produttivi differenti. Il
Gruppo Operativo Organica-mente, Progetto Grasciari Riuniti, ha voluto rilanciare con
tecnologie innovative le cosiddette buone pratiche delle precedenti generazioni di
agricoltori mediante la gestione sostenibile dello scarto organico presente in azienda e la
sperimentazione di una metodologia atta a stabilizzare la biomassa e al successivo
ricollocamento sui terreni. Il fine è di rilanciare l’importanza della funzionalità del suolo,
assicurando contemporaneamente una sostenibilità economica dell’intero processo
produttivo.

Per partecipare in presenza è necessario iscriversi al seguente link

Per informazioni: scrivere a info@chimicaverde.it Francesca Scarpelli 3470760858
Progetto finanziato da PSR Marche 2014/2020 Misura 16.1 – Sostegno per la costituzione e la gestione dei gruppi operativi del PEI in
materia di produttività e sostenibilità dell’agricoltura.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Seminario “Scarti alimentari o tesoro? La chimica verde per trasformare residui in nuovi prodotti.”

Giovedì 26 maggio 2022 dalle ore 11.00 alle ore 13.00
Presso i laboratori dellʼITT “G. M. Montani” Corso Marconi 35, Fermo (FM)

L’evento rientra fra le attività del Gruppo Operativo Grasciari Riuniti, finanziato dalla misura 16.1 PSR Regione Marche 2014-2020, e illustrerà i risultati scientifici del progetto mettendo in evidenza le opportunità della valorizzazione dei residui agricoli per le filiere al fine di incrementare la sostenibilità di prodotti e processi. 
 

Programma:

  • Stefania Scatasta, Dirigente Scolastica ITT G. M. Montani di Fermo
  • Paolo Calcinaro, Sindaco di Fermo*
  • Andrea Albanesi, Regione Marche Saluti di benvenuto
  • Rete Rurale Nazionale*
  • Mario Berrè Direttore Az. Agr. Fondazione Opere Laiche Lauretane (Capofila), Massimiliano Savoretti (Coordinatore). Inquadramento del G.O. “Grasciari Riuniti”: obiettivi e stato di fatto
  • Discussione, coordina Marco Ciarulli, Presidente Legambiente Marche
  • Lorenzo D’Avino e Irene Criscuoli, CREA Agricoltura e Ambiente – Il suolo e i sistemi colturali delle prove agronomiche dimostrative
  • Teresa Cecchi, ITT G. M. Montani di Fermo – Chimica verde: estrarre valore dagli scarti agroalimentari
  • Prove dimostrative a cura degli Studenti di Chimica 5CMA, ITT G. M. Montani di Fermo – Chimica Verde in azione: aromi, biomolecole e potere antiossidante
  • Francesca Beolchini e Alessia Amato, UNIVPM – Sostenibilità ambientale dei processi di valorizzazione dei residui organici
  • Sofia Mannelli, Presidente Chimica Verde Bionet – Conclusioni
È possibile partecipare:
-in presenza, presso ITT G. M. Montani di Fermo, previa iscrizione al seguente link https://forms.gle/4kS7K6yzQsyHEdwJ9 
da remoto collegandosi alla diretta streaming Facebook:  Associazione Chimica Verde bionet, Legambiente Marche, ITT “G. M. Montani” di Fermo 
 
 
 

Convegno di presentazione del progetto – Loreto, 9 Luglio 2019

Definire nuove strategie di gestione dello scarto organico delle aziende agricole e la messa a punto di un modello sostenibile sotto l’aspetto ambientale ed economico, che contribuisca a fornire nuove prospettive di sviluppo per le aziende marchigiane e a rispettare l’ecosistema, riducendo il ricorso ai fertilizzanti chimici tradizionali. Sono questi gli obiettivi del progetto “Economia circolare in agricoltura: corretta gestione degli scarti organici ed autoproduzione aziendale di biomasse per l’incremento della fertilità dei terreni agricoli Marchigiani”, approvato dal PSR Marche 2014/2020 e nato dalla collaborazione tra Fondazione Opere laiche lauretane, Chimica Verde, Legambiente Marche, Oro della terra, Università Politecnica delle Marche, CREA, ITT “G. M. Montani” Fermo, e Camera di commercio delle Marche e con il supporto di Regione Marche – PF Qualità dell’Aria, bonifiche, fonti energetiche e rifiuti e Regione Piemonte – Servizi ambientali direzione ambiente governo e tutela del territorio. Il progetto, che durerà tre anni, è stato presentato questa mattina a Loreto presso l’Istituto Opere Laiche Lauretane e Casa Hermes alla presenza di Paolo Casali, Presidente Opere Laiche, Luciano Neri, Responsabile di misura Regione Marche, Massimiliano Savoretti, coordinatore del progetto, Andrea Minutolo, responsabile scientifico Legambiente, Sofia Mannelli, Chimica Verde Bionet, Roberto Matteo, ricercatore CREA, Teresa Cecchi, prof.ssa ITT “G. M. Montani” Fermo, Giuliano Fattorini, prof. IIS “Marconi Pieralisi” di Jesi, Francesca Beolchini e Alessia Amato, Univpm e Carla de Carolis, ITABIA-coordinatore tecnico del progetto europeo “Enabling”.

Il progetto intende sperimentare modelli di gestione virtuosa dei sottoprodotti agricoli e degli scarti di lavorazione, convertendo le attuali esternalità negative in risorse per agricoltori per rendere l’agricoltura più sostenibile, secondo il modello dell’economia circolare. I residui colturali, infatti, se restano in campo, possono causare oneri di gestione e allelopatie, mentre gli scarti di lavorazione generano senza dubbio dei costi di smaltimento, che possono essere anche elevati, e decremento della sostanza organica nei terreni, con conseguente ricorso ai fertilizzanti chimici.

La sperimentazione prevista dal progetto toccherà molti punti cruciali dell’agricoltura sostenibile, come la valutazione dell’impatto ambientale dei diversi metodi di riutilizzo dei sottoprodotti e la produzione di biobased products, ovvero di prodotti di origine biologica, più sostenibili e degradabili. Inoltre il progetto mira ad approfondire il processo di micro-digestione anaerobica dei residui prodotti dalle attività agricole. Utilizzare il biogas da scarti agricoli e alimentari, infatti, contribuisce a produrre energie a basso impatto ambientale e a contrastare i cambiamenti climatici in corso. I risultati del progetto verranno, poi, divulgati e comunicati attraverso giornate dimostrative e seminari, sia durante lo svolgimento dello stesso, sia a fine dell’intero percorso. Verrà inoltre prodotta una piattaforma web per l’incontro della domanda e dell’offerta dei sottoprodotti agroalimentari e per l’elaborazione di statistiche.

La fondazione Opere Laiche, capofila de “I Grasciari Riuniti”, è impegnata nel progetto per incrementare la fertilità dei terreni, per la sperimentazione di nuove molecole e prodotti ecocompatibili oltre all’autosufficienza energetica – ha dichiarato Mario Berrè, direttore dell’azienda agraria della Fondazione Opere Laiche Lauretane e Casa HermesIl tutto, mediante la modifica di alcune pratiche agronomiche”

 

“Sperimentare e ricercare soluzioni che mitighino e riducano l’impatto ambientale delle nostre attività produttive, responsabili del cambiamento climatico in corso, sono oggi delle strategie necessarie per un futuro sostenibile– ha dichiarato Francesca Pulcini, presidente Legambiente MarcheProgetti come questo vanno esattamente nella direzione dell’economia circolare di cui oggi, più che mai, abbiamo bisogno e per questo motivo Legambiente è orgogliosa di poter dare il proprio contributo”.